Respirare e masticare

Bastano 3 minuti di respirazioni profonde e lente, per lasciare andare i pensieri quotidiani, e farsi pervadere da un senso di piena gratitudine e allora, si è pronti per mangiare e nutrirsi.

RIPASSIAMO ALCUNE DELLE RAGIONI PER CUI MASTICARE BENE

Prima di spiegarvi quanto e come masticare completamente il cibo, vi ricordo brevemente cosa significa da un punto di vista biologico “masticare”, azione meccanica e molto ancora, per il sistema digerente dell’uomo.

SOSTENERE L’INTESTINO E NUTRIRE IN PROFONDITA’

Il cibo, perché possa nutrire le nostre cellule e inviare segnali vitali nei diversi tessuti, deve essere triturato finemente in bocca e impastato con la saliva, ed essere trasformarlo in una specie di poltiglia chiamata “bolo alimentare”. Solo grazie ad una fine masticazione, l’assimilazione degli alimenti, a livello gastrico e soprattutto intestinale, libererà energia e nutrienti, rendendoli immediatamente biodisponibili. Grazie al cibo masticato adeguatamente, la digestione è efficace e si svolge nei tempi giusti lungo il transito gastro-intestinale, i rifiuti sono eliminati, tramite feci e urine, secondo un ritmo circadiano perfetto.

PER PREVENIRE LA SONNOLENZA POST PRANDIALE

La prima digestione avviene in bocca. La saliva infatti contiene la ptialina, enzima idrolitico chiave per scindere i polisaccaridi (per intenderci gli amidi cotti del pane e della pasta). L’enzima è attivo solo in bocca, perché una volta che arriva a livello gastrico, l’ambiente acido la inattiva. Se il cibo è masticato grossolanamente e scarsamente insalivato,(e questo accade se mastichiamo poco e in fretta!) la digestione già a livello gastrico è difficoltosa, i succi gastrici hanno difficoltà a trattare in profondità il bolo alimentare e trasformarlo in chimo. L’incompleta masticazione, allunga i tempi della digestione e rappresenta un super lavoro per il nostro corpo. Sonnolenza e lentezza nei riflessi, mente meno vivida, sono effetti classici della digestione rallentata. Giorno dopo giorno, gli effetti si sommano, i malesseri pure e a tratti, la sensazione di scarsa energia, si vive sulla propria pelle.